Colorata, allargata, caciarona, sorridente solo intorno ad un pianoforte, ma anche disgregata, nevrotica, logorata da insoddisfazioni e frustrazioni a due e costantemente sospesa sull’orlo di una crisi di nervi. Ha queste caratteristiche la famiglia descritta da Gabriele Muccino nel suo ultimo film uscito nelle sale il 14 febbraio scorso, che più corale non si può, dal titolo amaramente ironico A casa tutti bene. Non una casa qualsiasi, ma una villa maestosa, dove si rifugeranno causa mal tempo tutti i protagonisti, accorsi a festeggiare le nozze d’oro dei genitori. Una famiglia alto borghese di ristoratori, guidata dalla saggia dolcezza di Stefania Sandrelli e dalla pratica autorevolezza del padreLeggi altro →