Colorata, allargata, caciarona, sorridente solo intorno ad un pianoforte, ma anche disgregata, nevrotica, logorata da insoddisfazioni e frustrazioni a due e costantemente sospesa sull’orlo di una crisi di nervi. Ha queste caratteristiche la famiglia descritta da Gabriele Muccino nel suo ultimo film uscito nelle sale il 14 febbraio scorso, che più corale non si può, dal titolo amaramente ironico A casa tutti bene. Non una casa qualsiasi, ma una villa maestosa, dove si rifugeranno causa mal tempo tutti i protagonisti, accorsi a festeggiare le nozze d’oro dei genitori. Una famiglia alto borghese di ristoratori, guidata dalla saggia dolcezza di Stefania Sandrelli e dalla pratica autorevolezza del padre interpretato da Ivano Maresciotti. Il ruolo della pecora nera – il personaggio più interessante di tutti – spetta a Gianmarco Tognazzi, unico nipote in difficoltà economica e con una fidanzata incinta – Giulia Michelini.
A Casa Tutti Bene è una grande commedia umana che racconta la vita tra pathos ed emotività e lo spasmo febbrile verso una chance di felicità. Il film esplora più generazioni, compresa l’adolescenza e più classi sociali.
Anche se l’isola non avrà nome, il film è stato girato a Ischia, perché al regista serviva un luogo pieno di angoli suggestivi e logisticamente pratico… un paradossale contrasto tra la bellezza della natura e una prigionia forzata per il mare agitato e tutto questo lo ha trovato nell’isola del Golfo di Napoli.
Il cast è eccezionale con bravissimi attori italiani a partire da Stefania Sandrelli e Ivano Marescotti nel ruolo dei nonni. Per Marescotti, che ha lavorato con molti grandi registi italiani come Soldini, Tullio Giordana, Luchetti, Benigni, Mazzacurati e con alcuni stranieri del calibro di Ridley Scott e Anthony Minghella, si tratta della prima volta con Muccino, mentre Stefania Sandrelli, vera e propria icona del cinema italiano, aveva partecipato nel 2001 a L’ultimo bacio con un’interpretazione che le era valso il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Legatissimo al regista è poi Stefano Accorsi, che dopo essere stato protagonista del film “L’ultimo bacio” è tornato a lavorare con lui nel sequel “Baciami ancora” e ora con A casa tutti bene, dove di nuovo sembra avere la parte del leone nel ruolo di uno dei tre figli – il sodalizio tra i due arriva al terzo titolo.
Gli altri due figli sono invece interpretati da Pierfrancesco Favino e da Sabrina Impacciatore, che come Accorsi erano già stati interpreti in L’ultimo bacio e Baciami ancora. Tra gli altri parenti e consorti figurano poi molti nomi, a partire da un’altra icona assoluta del cinema italiano, la felliniana Sandra Milo, che non ha invece finora mai lavorato con il regista, così come il resto del cast: Massimo Ghini, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Valeria Solarino, Giulia Michelini, Gianmarco Tognazzi e Carolina Crescentini – la gara di bravura è evidente.
Nel film Stefania Sandrelli dice che “Le donne sono fatte per sorreggere il mondo”. Eppure in tutti i lavori del regista romano, più che sorreggere il mondo, le donne sembrano nate per sconvolgerlo, turbarlo, farlo a pezzi. Per poi restituirlo in tutt’altra forma, non necessariamente migliore della precedente.
Gabriele Muccino torna in Italia per rappresentare la sua visione sul mondo e sull’universalità delle relazioni umane. I suoi film sono sempre stati la sua analisi a porte aperte, da esploratore e osservatore della vita.
Questo film è completo rispetto agli altri film di Muccino che erano pezzetti di un affresco da diverse angolazioni anche generazionali.
Dei suoi trascorsi americani resta un’unica traccia nel direttore della fotografia Shane Hurlbut, che per lui aveva già fotografato Padri e Figli, anche se è famoso soprattutto per film ben più ipercinetici come Terminator: Salvation, Need for Speed e Act of Valor. Alle musiche invece un’altra novità, il compositore Nicola Piovani, abituale collaboratore di Benigni – con cui ha vinto l’Oscar per La vita è bella– e di Moretti. Il regista infine dice di avere avuto come principale modello La famiglia di Scola e potrebbe continuare a raccontare i protagonisti di A casa tutti bene in una eventuale serie Tv.