“Tre donne. Una storia d’amore e disamore”, un libro che ci ha conquistato

L’amore è centrale nella vita. Pensare che acquisire una tale consapevolezza non sia altro che indugiare in facili sentimentalismi è un evidente errore. Tra grandi amore e amori finiti, un sentimento che ci accarezza durante l’incedere dei giorni e quello che degenerando li avvelena, con l’amore si fanno sempre i conti. In pochi devono saperlo meglio di Dacia Maraini, più che una scrittrice, ormai una delle colonne della cultura italiana, ma anche una donna che l’amore l’ha vissuto nel profondo. La lettura di “Tre donne. Una storia d’amore e disamore”, piacevole e avvincente, rappresenta così anche uno strumento per riflettere su quel motore dell’esistenza e su quale sia l’approccio all’amore da parte delle diverse generazioni. Ne abbiamo parlato a lungo con la Maraini durante la presentazione del libro nella corte comunale, nell’ambito della rassegna estiva “Libri nel Parco”, e da quelle pagine è stato semplice passare poi allo speciale legame della scrittrice con Sabaudia, soprattutto con la città nei tempi in cui rappresentava, come l’ha definita proprio la Maraini, una “comunità culturale”. E da lì ai temi d’attualità, da quello spinoso dell’accoglienza, ben inquadrato da chi ha vissuto direttamente sulla propria pelle le difficoltà di trovarsi lontani da casa e perseguitati, a quello dei tanti disagi presenti attualmente nella società e nelle famiglie. “Tre donne” non è solo una storia d’amore, anzi d’amori, ma anche quella dei problemi legati a tre generazioni diverse costrette a coabitare e a tirare avanti con poche risorse. Un altro regalo di Dacia Maraini per aiutare chi legge a meglio comprendere il mondo di oggi senza dimenticare i valori di ieri.

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