“Nonostante tutto”, quando i libri diventano porte per entrare nelle storie

Un romanzo di formazione, una storia che pagina dopo pagina ti porta letteralmente dentro i personaggi che diventano come conoscenti e poi amici. Soprattutto per quanto riguarda Nicola, il protagonista. Stiamo parlando di “Nonostante tutto” opera prima dell’autore Martino Ziosi, un testo presentato nell’ambito della rassegna “Libri nel Parco” promossa ed organizzata dall’associazione Sabaudia Culturando. Quando capisci di “essere nel libro”? Quando ad esempio nel corso della giornata stai facendo altro ed improvvisamente pensi ad uno dei personaggi per una semplice associazione di idee e non vedi l’ora di tornare a casa, la sera, per dedicarti al tuo libro. Con “Nonostante tutto” questo ci è successo ed è per questo che vogliamo condividere un invito alla lettura con voi. Di cosa si tratta?

Dalla sinossi si legge: “Nei primi anni del Duemila, sullo sfondo di un piccolo paese della campagna bolognese, due giovani esistenze agli antipodi sono destinate a scontrarsi e impigliarsi in una storia impossibile. Nicola, ragazzo fragile che la vita ha forgiato con violenza e durezza, rendendolo diffidente e impenetrabile, condivide con la madre un dolore straziante che lacera ogni giorno la loro quotidianità. Veronica è una brava ragazza che vuole fare la stronza, con gli altri e con sé stessa. Sta con un ragazzo che non ama, detesta i genitori e il proprio lavoro, senza far nulla per cambiare le cose. Solo il loro incontro, mentre le strade sdrucciolevoli dell’adolescenza cedono e si sfasciano ad ogni passo, può tirarli su e accompagnarli fino all’età adulta, anche quando sembra che la vita non abbia più voglia di aspettarti. Martino Ziosi racconta il lento avvicinamento fra i protagonisti, lasciando che il tempo renda indissolubile il loro legame. Seguendo la progressiva crescita interiore dei giovani, l’autore osserva l’emergere di due grandi forze, dapprima in contrasto, poi complici, facendo sì che i ragazzi diventino l’uno la salvezza dell’altra”.

C’è tutto questo ma ovviamente molto altro. La minuziosa descrizione dei paesi come delle città fa diventare case e strade una sorta di personaggio vero e proprio. Luoghi che vengono girati in bicicletta soprattutto da Nicola che hanno odori e voci. Una bicicletta regalata dal nonno “Pastura” a cui è affidato il dialetto, la lingua del cuore, della famiglia, quella voce che ti riporta nel bene e nel male alle origini. Sì perché l’intera storia è disseminata di eventi traumatici che però sono necessari…nonostante tutto. Quindi cosa altro dirvi se non augurarvi una buona lettura. Il libro è facilmente reperibile on line.

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