La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, nota anche come Giornata del libro e delle rose, è un evento patrocinato dall’UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.
A partire dal 1996, viene organizzata ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo.
Il libro e la lettura rappresentano un mezzo di approfondimento e di conoscenza, sono strumento di informazione e di apprendimento culturale, entrambi oggi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione, del cambiamento e del diverso. La lettura, che consiste anche in un piacere ineguagliabile per gli appassionati, ci consente di entrare in mondi, vite e tempi diversi e ci dà la possibilità di avvicinarci a esperienze e realtà lontane dalla nostra, accrescendo così la nostra conoscenza e la consapevolezza di quanto il mondo che ci circonda sia poliedrico.
In occasione di questa giornata l’Unesco nomina ogni anno, prendendo come criterio le iniziative culturali promosse e i progetti presentati, una Capitale mondiale del libro.
La prima capitale fu Madrid (2001), l’anno successivo fu Alessandria d’Egitto (2002), poi New Delhi (2003), Antwerp (2004), Montreal (2005), Torino (2006), Bogotà (2007), Amsterdam (2008), Beirut (2009), Ljubljana (2010), Buenos Aires (2011) e Yerevan (2012), Bangkok (2013), Port Harcourt (2014), Incheon (2015), Wroclaw (2016) e Conakry (2017).
Quest’anno è stata scelta Atene in Grecia. La scelta si è basata anche questa volta sulla qualità del suo programma, supportata da tutta l’industria libraria.
Atene ha proposto un programma molto ricco, composto da incontri con gli scrittori, traduttori e illustratori, concerti, mostre tematiche, letture di poesie e anche workshop dedicati ai professionisti dell’editoria. Scopo di questo programma è quello di rendere i libri accessibili a tutti gli ateniesi, inclusi i migranti e i rifugiati.
I membri del comitato consultivo dell’UNESCO, poi, hanno anche elogiato tutta l’infrastruttura culturale di Atene e la sua competenza nel campo dell’organizzazione degli eventi internazionali.
La sua storia:
La giornata mondiale del libro nasce sulla base di una tradizione catalana, la 28a sessione della Conferenza Generale dell’UNESCO, riunita a Parigi, su proposta di 12 paesi fra cui Australia, Russia e Spagna, ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore” (28 C/Resolution 3.18 del 15 novembre 1998).
L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.
Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l’inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616). In realtà, Cervantes e Garcilaso de la Vega sono morti il 23 aprile secondo il calendario gregoriano mentre Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano, all’epoca ancora in vigore in Inghilterra, e quindi dieci giorni dopo. L’apparente corrispondenza delle date si è rivelata una fortunata coincidenza per l’UNESCO.
Nello stesso giorno, oltre ad essere nato anche Shakespeare, sono nati il francese Maurice Druon(1918-2009), il russo Vladimir Nabokov (1899-1977), il colombiano Manuel Mejía Vallejo (1923-1998) e il premio Nobel islandese Halldór Laxness (1902-1998) ed è morto il catalano Josep Pla (1897-1981).
La tradizione catalana:
La Giornata del Libro viene festeggiata ogni anno in Catalogna.
Vincent Clavel Andrés (1888-1967), scrittore ed editore valenciano stabilitosi a Barcellona, si fece promotore di una giornata del libro; il 6 febbraio 1926, il re Alfonso XIII promulgò un decreto reale che istituiva in tutta la Spagna la Giornata del libro spagnolo.
Inizialmente la data prescelta fu il 7 ottobre, ritenuto giorno della nascita di Cervantes ma, dal 1931, la giornata fu spostata al 23 aprile.
Peraltro, in tale data ricorre la festa di San Giorgio, patrono di Barcellona e della Catalogna. Una tradizione di origine medioevale vuole che in questo giorno ogni uomo regali una rosa alla sua donna; ricollegandosi a questa tradizione, i librai della Catalogna usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile.