English

Il Museo

Il Museo Emilio Greco è stato istituito nel 1984 a seguito della donazione di alcune opere da parte dell’artista catanese alla città di Sabaudia. Lo spazio espositivo , adibito per l’esposizione della collezione dei materiali dell’artista, si trova al piano terra del Palazzo Comunale ed è stato ristrutturato ed ampliato nel 2001 da Giulio Savio. il Museo Emilio Greco di Sabaudia è il primo museo italiano dedicato allo scultore.

L’idea di realizzare il Museo Emilio Greco fu del Maestro Feliciano Iannella a cui è intitolata la Biblioteca Comunale della città. 

In principio il Museo era situato all’interno della Biblioteca Comunale che allora occupava l’edificio dove ora è situato il Museo. Nata dapprima come raccolta di grafiche e via via arricchita da un gruppo di opere di sculture fino al trasferimento nel 1984 della Biblioteca in altra sede per lasciare spazio al museo completato poi con la donazione di tutte le opere del Maestro il 31 maggio 2013. 

La Collezione

La collezione del Museo, dall’iniziale nucleo proveniente dalla donazione dell’artista , si è arricchita ed evoluta negli anni e attualmente ricopre un arco temporale dell’attività artistica di Emilio Greco dal 1947 al 1984. Tra le sculture presenti nel museo , la Porta centrale del Duomo di Orvieto(1962), la Grande Bagnante N.1 (1956) e Maria Baldassarre (1956). Mentre tra le opere grafiche del maestro sono presenti le serie dedicate ai Commiati e alle Memorie d’Amore.

Attualmente il Museo espone più di cento opere tra cui disegni, acqueforti, litografie, bronzi, gessi, medaglie, monete, francobolli celebrativi di importanti eventi internazionali. Le figure umanissime e contemporanee, rappresentate nelle opere che il Maestro volle donare alla città, simboleggiano emozioni e sentimenti eterni ed universali, visioni sognate e sognanti ispirate anche da questo territorio.

La Porta Centrale del Duomo di Orvieto

Nel Museo Emilio Greco di Sabaudia sono esposti i calchi in gesso della Porta Centrale del Duomo di Orvieto (1962-1964), raffiguranti le Sette Opere della Misericordia, realizzati con la tecnica del bassorilievo. Prendono forma in un’unica grande scena, sette episodi: “Seppellire i morti”, “Dar da mangiare agli affamati”, “Dar da bere agli assetati”, “Vestire gli ignudi”, “Alloggiare i pellegrini”, “Visitare gli infermi”, e “Visitare i carcerati”.

L’opera sollevò molte polemiche perché ritenuta inadatta alla meravigliosa facciata, tanto che, fusa nel 1964, rimase per ben sei anni nella navata centrale del Duomo. Finalmente , il Ministro della Pubblica Istruzione , Riccardi Misasi ne autorizzò la messa in opera che avvenne nel 1970. I gessi preparatori della porta, entrarono a far parte della collezione del Museo in un secondo momento con la donazione post mortem dell’artista. Il progetto di restauro , eseguito da Carlo Libero Pisano , è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio (L.R. n.27/2001 D.G.R n.835/2018). Un primo intervento, realizzato nel 2018, è stato dedicato alla parte inferiore della porta; mentre il secondo , che ha interessato la parte superiore e il completamento dei vari dettagli, è stato portato a termine nel 2020.

L’Archivio

All’interno del Museo Emilio Greco è possibile visitare e consultare i materiali dell’archivio privato dell’artista, provenienti dal suo studio locale. L’archivio si compone di fotografie, cataloghi, libri monografici in italiano ed in altre lingue, progetti autografi, un’ampia raccolta dedicata alla rassegna stampa nazionale ed internazionale e la biblioteca privata del maestro. 

Emilio Greco

e-grecoEmilio Greco nasce a Catania l’11 ottobre 1913, inizia a lavorare all’età di 13 anni come apprendista presso la ditta edile di un architetto locale che si occupa di restauro e realizzazione di monumenti. 

Nel 1947 risiede e lavora, insieme ad altri celebri artisti, a Villa Massimo di Roma. L’anno successivo consegue la docenza ufficiale presso il Liceo di via Rippetta, mentre nel 1952, per un breve periodo, occupa la cattedra all’Accademia di Carrara nelle vesti di docente supervisore. Nel 1956 ottiene ottiene una grandissima popolarità grazie alla realizzazione del monumento “Pinocchio e la Fatina” per il paese di Collodi.

museo-emilio-greco-sabaudia-3 (1)Nonostante i suoi innumerevoli viaggi, Emilio Greco continua a realizzare molte opere. Tra le più importanti si ricordano: il monumento a Papa Giovanni Paolo XXIII in San Pietro nel 1967 e le porte del Duomo di Orvieto nel 1970. La sua arte è riconosciuta e apprezzata a livello mondiale: nel 1974 l’Open Air Museum di Hakone in Giappone gli dedica una zona permanente, chiamata Greco Garden , mentre tra il 1979 e il 1980 il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo ed il museo Puškin di Mosca , gli intitolano una sala di sculture e opere grafiche. Da ricordare infine la mostra itinerante in Giappone del 1988. 

Emilio Greco ha trascorso molto tempo nella città di Sabaudia che amò così tanto che decise di donare parte parte delle sue opere d’arte al Museo a lui dedicato, il quale fu inaugurato alla presenza dell’autore stesso e del Presidente della Repubblica dell’epoca Sandro Pertini. Altri musei dedicati all’autore furono inaugurati a Orvieto e in Catania. Greco morì a Roma il 4 aprile 1995 e sepolto per sua volontà nel cimitero di Sabaudia. 

“…mentre guardo il mare dal terrazzo della mia casa, considero i vent’anni trascorsi da quando volli mettere radici in questo luogo e godere la chiara visione di questa splendida natura in tutte le stagioni. Purtroppo, solo qualche mese l’anno ho potuto riempire gli occhi e l’anima di tanta bellezza, mentre il tempo è volato via con crudeltà, quasi senza accorgermene…” 

(tratto dalla lettera che Emilio Greco scrisse a Feliciano Iannella per ringraziarlo di voler istituire il museo a lui dedicato – libro di Feliciano Iannella: “La Biblioteca Comunale di Sabaudia. Venti anni di stimoli, proposte, confronti”.)

 Visitare il Museo

Museo Emilio Greco Sabaudia

Via Umberto I, n.2,04016, Sabaudia (LT)

Orari di Apertura

da ottobre a maggio

dal martedì al venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:00

sabato e domenica 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00

giugno e settembre

dal martedì al venerdì   17:30 – 21:30

sabato e domenica  10:00  13:00 e 17:30 – 20:30

luglio e agosto

dal martedì alla domenica  19:00 – 23:00

Galleria fotografica

Presentazione delle opere di restauro
conservativo delle formelle in gesso e dell’Archivio del Maestro:
10 luglio 2021