Tra il braccio della Bagnara e l’estremo sud del lago di Sabaudia ci sono le rovine di un edificio sorto negli anni finali del I sec. a.C. dal nome di Casarina.
E’ un edificio complesso da interpretare perchè caratterizzato da un’intensa stratificazione e dall’assenza di un accurato studio cronologico.
Si possono leggere almeno quattro fasi costruttive: le prime due di epoca romana ed imperiale, la terza del XIII secolo realizzata con molta probabilità dai monaci Basiliani di Grottaferrata (da cui deriverebbe il nome Casarina dall’attività di casari dei monaci), ed una quarta fase nel XVIII secolo da attribuire al Monsignor Collicola, tesoriere di Innocenzo XIII.